Mostra personale di Pietro Mantilla, il pittore filosofo, aperta stasera con una breve cerimonia alla Galleria Teste Matte, in di via del Bufalo, 9 di Messina, si concluderà domenica 19, alle ore 21.
Incontro il Maestro, subito dopo la cerimonia d’apertura, attorniato da belle donne, lui le intrattiene con quell’umile affabilità che lo contraddistingue, sono sue fans, innamorate della sua pittura, si conversa con un bicchiere di vino in mano, lui catalizza l’attenzione coi i suoi pensieri di profonda filosofia della vita, arricchita dalle letture di psicologia, elementi questi che trasferisce nelle sue opere, ed in quelle di questa mostra in particolare. Temi non nuovi i suoi, dominati dalla figura femminile, in una sorta di immersione erotico-sensuale mentale, non volgare però, ma che attrae l’attenzione per i suoi espliciti contenuti.
Poi c'è anche, di converso, nei suoi ritratti un quieto atteggiamento verso la vita, autoriflettente; o anche di quieta contemplazione del mondo. Fra i motivi conduttori di questa mostra vi è anche un forte connotato di “ oniricità “ sempre presente, a dire il vero, nella pittura dell’artista Mantilla ; ma facciamo parlare lui: “ in questa mostra ho voluto inserire la problematica del sogno, i diversi sogni e i sogni diversi delle donne del nostro tempo” “ sogni che hanno spesso valore di compensazione e riparazione rispetto alla normalità quotidiana.”“ è sfida a volte all’arroganza ed alla superficialità degli uomini”; “ è un riconquistare nel sogno la centralità erotica del femmineo, largamente umiliata dall’egocentrismo sessuale dei partners”; “ anche nel sogno la sconfitta della cultura famigliare Homocentrica, che ancora largamente persiste nella realtà sociale italiana e non solo siciliana, che genera a lungo andare, da un lato mostri e dall’altro quasi sempre una umiliante sottomissione di facciata.”
Poi c'è anche, di converso, nei suoi ritratti un quieto atteggiamento verso la vita, autoriflettente; o anche di quieta contemplazione del mondo. Fra i motivi conduttori di questa mostra vi è anche un forte connotato di “ oniricità “ sempre presente, a dire il vero, nella pittura dell’artista Mantilla ; ma facciamo parlare lui: “ in questa mostra ho voluto inserire la problematica del sogno, i diversi sogni e i sogni diversi delle donne del nostro tempo” “ sogni che hanno spesso valore di compensazione e riparazione rispetto alla normalità quotidiana.”“ è sfida a volte all’arroganza ed alla superficialità degli uomini”; “ è un riconquistare nel sogno la centralità erotica del femmineo, largamente umiliata dall’egocentrismo sessuale dei partners”; “ anche nel sogno la sconfitta della cultura famigliare Homocentrica, che ancora largamente persiste nella realtà sociale italiana e non solo siciliana, che genera a lungo andare, da un lato mostri e dall’altro quasi sempre una umiliante sottomissione di facciata.”
Mantilla parla del suo lavoro di pittore, del progressivo affinamento della tecnica, della prevalenza ormai dei tratti di colore, ma anche del contorno delle figure, che lui nel suo particolare stile tende ad accennare e non definire, poiché egli dice, che la società è in movimento e rifiuta la netta definizione delle cose.A questo punto ci lasciamo, gli faccio i miei auguri per la mostra che ricordo si potrà visitare fino alle ore 21 di domenica 19. - a.c. (sax).
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