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LA STANZA DELLO SCIROCCO scritto da Antonio Cattino


Interno del Palazzo dell Zisa a Palermo( foto: www.Il Turista Info- dal Web)




Lo Scirocco africano, il vento che arroventa l'aria del Magreb  e della sua costa, porta i suoi fastidiosi effetti sull'intera Sicilia. Giorni e giorni di canicola e di vento caldo, con l’aria che diviene densa piena di umidità che genera quella leggera  foschia che vela l’azzurro del mare e del cielo, fasciando di garza anche il sole, è lo Scirocco  che annebbia anche i pensieri e fiacca le forze e che la notte non fa dormire. 
Succede allora che le persone, per sfuggire agli effetti della calura e dell’afa, si rintanano in casa,negli ambienti più freschi delle loro abitazioni o chi è più fortunato si porta nei posti più ombrosi del suo giardino, invece gli sceicchi, i ras e i maggiorenti arabi, fin dai tempi dall'espansione del loro dominio nel Mediterraneo,amavano soggiornare in un ambiente particolare,che avevano fatto costruire assieme alla residenza e che si trovava negli scantinati, un ambiente fresco, accogliente e confortevole:
 "La stanza dello scirocco"
Essa  è un locale preferibilmente seminterrato, aerato, con una ampia vasca al centro, alimentata con acqua corrente proveniente direttamente dalla sorgente, quindi fresca e limpida. All’interno della stanza le condutture sono  scoperte (i canaletti), contribuendo così a  raffreddare l'aria con il loro circuito di entrata ed uscita dalla vasca. E’ quindi la "Frischìa", in siculo arabo "Gèrbia, i maggiorenti arabi in Sicilia, la tenevano nei loro palazzi, e lì si ritiravano nelle giornate di afa e di scirocco, svolgendo le loro normali attività amministrative, curando gli affari, ricevendo i visitatori, dissetandosi con  acqua e Zammù (Liquore di Sambuco), pranzando ascoltavano musica e languide canzoni siciliane e berbere, offrivano gelati preparati con la neve dell'inverno, raccolta nelle fosse nevaie dei monti o in quelle dell'Etna.
La Stanza dello scirocco poi fu gradita anche dai Normanni. In un posto segreto della stanza a volte, poteva essere stata progettata la chiave madre di tutto il palazzo, che nel caso fosse stata invaso dai nemici, azionando un certo meccanismo si sarebbe provocato il crollo dell’intera costruzione.
@AntonioCattino@–

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