Come stelle comete
sfilano velate
in città da Idrisi raccontate ,
luoghi di sogno
dalle zampillanti acque;
da Ibn Hamdis struggente
di nostalgia e rimpianto,
gli aranceti fioriti
negli intensi profumi
di zagare
fra siepi di rose
e tamerici marine,
… le serenate agli amori;
finestre socchiuse
carboni accesi
quegli occhi
che veloci intravedi
scrutare
e segreta la treccia
che fulminea scompare,
solo le mani si attardano
a chiudere l’anta, si le sue mani,
che il legno accarezzano
quando il suono dell’ ud
dal flauto seguito
diventa veloce
e alto
il canto d’amore.
Noi fummo voi
e per secoli ci amammo.
Antonio Cattino
Commenti
Posta un commento