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A NOSTRA CIVILTÀ -- poesia di Antonio Cattino in lingua siciliana ---con traduzione in Italiano.


Gesù di Nazareth.

Con questa poesia ho voluto rimarcare la posizione umana di Gesù di Nazareth, il contributo di idee e di innovazioni culturali che impresse nella cultura ebraica del tempo, molto stantia e spesso reazionaria, legata alle tradizioni custodite da Sinedrio. Un fatto è certo, con la sua parola e le sue opere, Gesù divenne un pericolo per l'estabilishment ebraico del tempo, quindi una persona invisa al potere.  Nulla sappiamo di certo della sua infanzia e della prima giovinezza del Nazzareno, Qualcuno dice che fu portato in Britannia da un suo vecchio zio commerciante, Giuseppe d'Arimatea. e quindi per diversi anni sarebbe stato in contatto ed istruito dai sacerdoti druidi, ma non c'è nulla di certo. Altri dicono che Gesù sia stato portato in India, dove avrebbe studiato la spiritualità Indù,  Le sue conoscenze, oltre alle scritture religiose ebraiche, spaziano  in diversi ambiti come la filosofia greca o la medicina. Lui stesso affermava di non volere fondare una nuova religione, ma che il suo intento era quello di riformare, innovandola, la religione ebraica. Dopo la sua morte, la parola dei discepoli si sparse per tutto il Mediterraneo, al centro d'irradiazione vi era la figura di Maria di Nazareth, che lasciò la Palestina e si trasferì ad Efeso, la sua casa divenne cenacolo e punto d'incontro di discepoli e di seguaci. Nacque così un nuovo credo, non più ebraico, ma aperto al mondo conosciuto. La figura di Gesù fu rielaborata e talvolta strumentalizzata dalla Chiesa nascente, enfatizzandone l'essenza divina a discapito del suo esempio umano. E' fuori dubbio che al di là di ogni  strumentalizzazione, i concetti espressi da Gesù hanno generato nuove idee, in un percorso spesso contraddittorio, fortemente viziato dalle ragioni della Chiesa- Stato-Potere politico. Per me lui rimane un grande rivoluzionario e per questo fu condannato ed ucciso.Il Sinedrio infatti forzò la mano al procuratore Ponzio Pilato, che nelle parole del Nazzareno , vedeva soltanto una delle tante innocue dispute religiose che insistevano nell'Impero Romano.( a.c. sax).



Di stu dramma chi nn'accupa
e chi grida infamità
nasciu la megghiu nostra cilviltà,
la tulliranza e la cumpassioni
lu rispettu pi li idei
la gentilizza pì li suffirenzi
di cu non sapi comu hava campari
la civiltà, lu dicu a vuci china,
senza scantu di di smintita,
di st'homu lanziatu e smacchìatu
partiu e forti divintau
cridiri si po...oppuru no:
l'esempiu chi desi Jesù
fici dì l'omini giganti
e libiru pinseru nni purtau
la cruci chi truvamu pi li stradi
arma di paci divintau
puru si l'omini la 'nfracideru
pi farini spada pi sbudiddari
l'autri omini in forma di nimici.
Paci a tutti l'omini di bona vuluntà
(Antonio Cattino)© produzione 2011

LA NOSTRA CIVILTÀ

Da questo dramma che ci toglie il respiro
e che grida infamità
è nata la nostra migliore civiltà,
la tolleranza e la compassione
il rispetto per le idee
la gentilezza per ogni sofferenza
per i diseredati
la civiltà, lo dico ad alta voce
senza tema di smentita,
da quest'uomo flagellato e deriso,
è partita ed è diventata forte
credere si può … oppure no:
l'esempio che ha dato Gesù
ha reso gli uomini giganti
portando libertà di pensiero
la croce che troviamo per le strade
è diventata arma di pace
anche se gli uomini l'anno fatta marcire
per farne arma di uccisioni
di altri uomini fatti nemici.
Pace a tutti gli uomini di buona volontà !

(Antonio Cattino)© produzione 2011.

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