ANGUSTIAS - (DISTACCHI) poema de Antonio Cattino en español con el texto original en italiano "Distacchi"
Transatlantico Neptunia, 1956 - Porto di Messina |
Muelles llenos de gente,
Familias y algarabía
Niños en brazo de madres
Agotadas por el largo viaje
Desde pueblos desiertos y secos
El ancha hoz bajo el sol caliente
De un agosto del cincuenta y seis…
Bochorno … frases angustiadas
En la lengua de los antepasados
Acostumbrada a su dolor
Se anuda la voz por el llanto
Sollozos … sonrisas forzadas
Abrazos que saborean a sal
Mojados de ásperas lagrimas
Y entretanto llama la nave …
Tres largos y fuertes bramidos
El embarque no puede esperar
se mueven como ola del mar
Quien parte …ha de subir
Y entonces crece el ruido
Que lentamente se hace más denso
Los puentes antes desiertos
Se llenan de tantas figuras
que buscan caras lejanas
abajo en el puerto repleto de gente
estalla un gran alboroto
tristes saludos gritando
blancos pañuelos agitando
cizallas de vidas…. Separación
regreso prometido o quizás no…
mientras la nave se mueve
se aleja sin piedad
las mujeres la miran llamando …
ya una cara desaparece
lejana en el mar desvanece
Aún America pide
Un nuevo tributo de vidas.
Antonio Cattino - © 2012 24 06 2012 traduccìon poetica de Maria Grazia De Francesco Messina –Italy.
dedicado a la diáspora italiana en el mundo y sus dramas, el puerto de Messina fue durante anos el punto de referencia para las partidas sicilianas y calabreses hacia el nuevo mundo.Mesisna tiene un puerto (natural) en forma de hoz que, según cuenta la leyenda, fue construido por KRONOS (el dios del tiempo) y luego perfeccionado por su hijo ORIONE. Tanto Kronos como Orione se relacionan con los mitos ancestrales de los GIGANTES fundadores de la civilización humana y de las obras megalíticas, en efecto el puerto es consolidado al externo por una gran extructura arqueada de hormigón natural, llamada MURO DE ORIONE.
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Transatlantico " Australia" 1956- Porto di Messina |
EL POEMA ORIGINAL EN ITALIANO :
DISTACCHI
banchine del porto stracolme
intere famiglie intensi vocii
pargoli in braccio di madri
da lungo viaggio stremate
da arroccati riarsi villaggi
Arde la falce sotto il sole battente
d'un Agosto del cinquantasei
- caldo afoso fraseggi dolenti -
nella lingua dei padri adusa al dolore.
Frasi consuete strozzate dal pianto
singhiozzi . sorrisi tirati,
abbracci che sanno di sale
bagnato da lacrime amare
ed intanto chiama la nave
tre lunghi robusti ruggiti
l'imbarco non può aspettare,
la folla ondeggia animata
chi parte...Deve salire!
ed allora aumenta il brusio
che lento diventa più fitto
i ponti e gli affacci a più piani
si colmano di tante figure
che cercano visi lontani
in basso nel porto stracolmo
scoppia vociare imponente
tristi saluti gridati
bianchi fazzoletti agitando
cesoia di vite... distacco
ritorno promesso e forse non più
intanto la nave si muove
si spinge al largo del mare
la folla continua a gridare
mentre un viso scompare
ormai lontano nel mare...
ancora l'America chiede
un nuovo tributo di vite.
Antonio Cattino ©7 novembre 2010
dedicata all'emigrazione italiana nel mondo,ed ai suoi drammi.Il porto di Messina fu lo scalo di riferimento per le partenze dei siciliani e dei calabresi verso il nuovo mondo.MESSINA HA UN PORTO (naturale) A FORMA DI FALCE che la leggenda dice sia stato costrruito da KRONOS (il Tempo) e poi perfezionato da suo figlio ORIONE,Sia KRONOS che ORIONE si ricollegano ai miti ancestrali dei GIGANTI costruttori della civiltà umana e delle opere MEGALITICHE infatti il porto è consolidato all'esterno da un grande struttura,ad arco) in conglomerato cementizio naturale, chiamato IL MURO DI ORIONE.
Analizzando la poesia migrante dei viaggi della speranza del poeta Antonio Cattino, si delinea un fenomeno letterario che risponde direttamente agli eventi di cronaca dei fatti del Mediterraneo. Gli eventi di cronaca diventano i temi cardine sui quali il discorso poetico si costruisce facendo della scrittura una poesia civile che mira a conferire significato alla realtà.Una poesia che riesce a delineare una narrazione delle migrazioni nel Mediterraneo , che pone l’attenzione e si sofferma su singole fasi, aspetti e momenti che costituiscono il viaggio, facendone tema poetico ricorrente. In questo senso pare esserci, da parte dell'autore, l’intenzione di presentare un diario di viaggio, che riassuma le tappe principali, tanto fisiche quanto interiori, del percorso tragico dei viaggi della speranza. Come afferma Donato Di Poce, il mare evocato diventa così anche «l’anima dei poeti», le loro poesie «zattere d’inchiostro»
RispondiEliminaGrazie per il bellissimo ed avvertito commento Maria Pia, sono d'accordo con te, nella narrazione di un ricordo che in me è rimasto impresso nella memoria, ho cercato d'inserire elementi lirici ed elegiaci, spero di esserci riuscito, per me la narrazione poetica, civile dev'essere questa.
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