Svegliarsi pieno di te e non trovarti
mentre il cappero selvaggio scende
da muri sbriciolati dal tempo
e fiori imperlati da vivide gocce
attendono che il sole sorga
aldilà del mare
su tetti di immobili case
grigie e ancora dormienti
mi consola l’arcobaleno
multicolore
nel suo indeciso fissarsi
nel cielo ancora chiaro
incorniciato da strisce rosate
un grido vola sulla pigra città
è il silenzio che toglie il respiro
e corre verso i miei monti
inseguito dai primi raggi fulgenti.
Antonio Cattino © 20 Marzo 2012
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