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Per Eliana Giorli La Rosa --- di Antonio Cattino

                                                                        

Eliana Giorli ragazza



                                                                                

                                                                            
Eliana con Elisa e Santì ai suoi 90 anni

Ho voluto partecipare a questo concorso della FilicusArt, intitolato a Eliana Giorli La Rosa, non con animo competitivo ma per testimoniare il mio indelebile ricordo versouna donna speciale, compagna di un altrettanto uomo speciale che fu Tindaro La Rosa. Un amore di gioventù colmo di passione ed idealità, suggellato dalle identiche idee politiche progressiste e sempre in difesa dei più deboli e degli sfruttati.

Conobbi Eliana Giorli nel periodo della mia permanenza a Milazzo quale responsabilezonale della CGIL, già conoscevo Tindaro La Rosa, con cui intrattenevo un solido rapporto fatto di reciproca stima ed amicizia. Era il periodo in cui Elisa e Santì si erano trasferiti a Firenze per studiare - talvolta Tindaro mi invitava a casa sua a cena - così conobbi Eliana. L’impressione che mi fece quella donna fu molto positiva. Si, è vero, in lei c’era un’aura sognante, una innata gentilezza, un animo buono ma fermo nelle proprie ideedi giustizia sociale, un forte slancio alla solidarietà ed un anelito a superare le ingiustizie che attanagliavano le classi popolari. Lei toscana per nascita, venendo a Milazzo, si era integrata nel tessuto sociale in maniera esemplare, mettendosi a capo delle donne gelsominaie e dei magazzini ortofrutticoli, portandone avanti le rivendicazioni. La sua passione sociale e politica aveva qualcosa di religioso, il suo animo era aperto alla speranza di un miglioramento sociale che riscattasse quelle donne lavoratrici dal bisogno e dall’emarginazione.

Ricordo che quando le portai la notizia che nei magazzini ortofrutticoli si sarebbe applicato, seppur per scaglioni temporali nella parte salariale, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, dopo uno sciopero totale del settore e la solidarietà dei lavoratori dell’industria - il suo volto s’illuminò di un radioso sorriso, forse stava pensando che il suo sogno, portato avanti in tanti anni di lotte, si era avverato.

In quella casa di Eliana e Tindaro si respirava un’aria di onestà e dignità, loro,  tra l’altro avevano agevolato la decisione di Elisa e Santì di studiare a Firenze; i quali però rendendosi conto delle difficoltà e dei sacrifici dei genitori, dopo poco tempo si resero autonomi, in quanto oltre a studiare lavoravano. Tindaro che era il più aperto alla discussione, parlava spesso di loro e ne esaltava l’attaccamento ai genitori, le loro qualità morali, i loro progressi negli studi.

Da Eliana non seppi mai che scriveva poesie, questa sua attività la conobbi di recente, grazie alla vostra iniziativa del concorso ed all’omaggio, da parte di Elisa, di una copia del libro di poesie scritte da Eliana, curato e prefato dall’amica Graziella Giorgianni “Il senso sognante della vita”. La professoressa Giorgianni nella sua prefazione ha bene inquadrato il carattere sognante ma fecondo di Eliana, il suo sogno per l’uguaglianza sociale, la sua esaltazione della solidarietà, il suo pacifismo ed il suo attaccamento ai valori semplici ma allo stesso tempo grandi, della famiglia e del diritto al lavoro per tutti, la sua vigilanza per la difesa della libertà, così duramente conquistata e quindi della Costituzione repubblicana.

Una grande donna, Eliana, venuta poco più che ragazza da Poggibonsi nel Senese, che stabilendosi a Milazzo, condivise il destino di questa sua nuova patria, non dimenticando quella natia che l’aveva formata umanamente e culturalmente, cercando, con le sue lotte e con la sua innata umanità, di migliorare la condizione delle lavoratrici della piana e con esse dell’intera comunità milazzese. È indicativa a tal fine la sua attività di organizzazione che svolse insieme all’UDI (Unione Donne Italiane), della prima giornata dell’8 Marzo delle donne a Milazzo. Grazie per avermi consentito di ricordare questa donna, 

Onore quindi ad Eliana Giorli anche per i pensieri che ci ha trasmesso con le poesie da lei scritte con “sognante innocenza ed immediatezza espressiva”, proiezione poetica della sua ricchezza interiore.

Ringrazio anche la Giuria del Concorso per avermi concesso l’onore del primo premio alla poesia
“Al Crepuscolo”, premio che dedico alla memoria della nostra Eliana Giorli La Rosa.


Antonio Cattino, Poeta – novembre 2021


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